EL FALO' - due atti e un intermezzo - di Luciano Rocco
Quando: Sabato 04/02/2017 alle ore 21.00
Dove: Salone Don Bosco - Oratorio San Pancrazio (Roveredo in Piano)
Compagnia teatrale: Gruppo Teatro Luciano Rocco di Pordenone
Ingresso: Libero
“El falò” è il passato che vive ancora.
Pur considerato un testo minore di Luciano Rocco, non per questo è più povero di altri, e tutti i pordenonesi (e non solo) sanno bene cosa vogliamo raccontare. Ogni anno questa tradizione si ripete, a Roveredo, come in tanti altri paesi della nostra Italia; una piccola giocosa battaglia, si rinnova tra famiglie e quartieri! Forse la tradizione popolare che resiste più di ogni altra, alla faccia di molte sagre industriali, a volte di cattivo gusto. Il falò è davvero ancora vivo, con l’eccitazione dei giorni che lo precedono e con quella che, nel momento della festa, avvicina le comunità per cantare e gridare sperando nella possibilità di un’annata felice. E’ questo che vive il quartiere, scambiando cibo e vino in una grande festa che manda tutti a casa un po’ brilli e pieni di allegria: il falò, attuale come non mai, non è solo una tradizione, ma un rito tra il pagano e il religioso che ci ricorda che il nostro essere uomini si nutre anche della speranza in un sempre misterioso futuro. Dal testo, semplice ma pieno di attualità, traspare che di questi riti non possiamo fare a meno. La “commedia”racconta , personaggi contrastati, ironici e interessati; innamorati forse solo del denaro, che reclamano con evidente avidità. Una fotografia della miseria umana, che oggi assume altre, ben più tragiche forme. Ma qui la storia è ancora apparentemente semplice; la famiglia vive l’attesa di un grande momento: il ritorno del figliol prodigo che, nelle aspettative di tutti, dovrà sistemare le cose, pareggiare i conti in sospeso. Un’attesa che mette però in moto gelosie e rancori mai sopiti, e rivela gli interessi più gretti e le pretese più misere dell’animo umano, ottenebrato dai “schei”. “El falò” è, alla fine, una burla che rivela la mediocrità dell’animo umano anche di fronte alla dignità dei singoli, che dovrebbe essere tutelata . E’ la cecità dell’umanità vittima dei suoi interessi più bassi. Sotto questo punto di vista il mondo non cambierà mai!
Ed è anche in questo che sta l’attualità del testo. Ma si ride, ci si diverte e, come spesso accade nelle commedie di Rocco, si riflette su questa realtà sempre attuale ma anche, così grottesca.
(Comune Pordenone, 2017)